Sette, 6, 5, 4, 3, 2, 1 / Wake Up! / Walkabout / Ciao jack! /lKitsch / Igor / Aria pura / Libellula obesa / In vino veritas.
Fabrizio Bosso (tr., flic.), Gianpiero Malfatto (trne), Francesco Aroni Vigone (sop., alto), Carlo Actis Dato (ten., bar., cl. b.), Angelina Perrotta (viol.), Enrico Fazio (cb.), Fiorenzo Sordini (batt., marimba, perc.); Alberto Mandarini (tr., flic.) sost. Bosso nei tit. V, VI, IX. Loc. scon., 17 e 18-6-01, 29 e 30-4-02. LEO LR 372, distr. lrd.
Fazio firma un’opera matura, avvincente, alla testa di un settetto che presenta una precisa impostazione orchestrale. L’idea predominante è quella dì un riciclaggio rigenerante ed euforico di svariati materiali: il ricorso alla citazione è sistematico (sono innumerevoli gli accenni a famosi motivi dei più disparati generi musicali), ma queste citazioni sono fugaci, mai insistite, e soprattutto vengono ammantate da sapienti arrangiamenti.
Anche i modelli di riferimento sono svariati e dimostrano una mìrata scelta di campo. Di volta in volta riaffiorano le movenze di Mingus o dell’Aeoc, della Liberation Music Orchestra, dell’Icp Orchestra o della Brootherhood Of Breath, e perfino le sofisticate trame della Vienna Art Orchestra. li tutto viene però rielaborato con una vitalità esuberante e un po’ scanzonata, con uno spirito visionario, forse non del tutto nuovo, ma carico di una densa e genuina partecipazione. Solo a tratti emerge quel sarcasmo tanto caro all’avanguardia torinese. L’ampia e attenta preordinazione permette al leader di dipingere un affresco imponente e movimentato, ma unitario.
Della complessa elaborazione orchestrale viene data un’inter pretazione palpitante. A tale proposito sono numerosi gli spunti solistici notevoli: in primo luogo quelli perentori e abrasivi di Actis Dato, ma anche quelli dinamici di Aroni Vigone, quelli crepitanti e materici di Malfatto, quelli vibranti dei due trombettisti. L’ultimo brano, lungo e articolato, offre una sorpresa dietro l’altra e può rappresentare la sintesi dell’intero Cd: la definitiva esplicitazione della concezione che lo permea.