L’idea di realizzare il progetto Girotondo è rimasta nel cassetto dei desideri per molti anni, nata dalla lettura giovanile dell’omonimo testo teatrale scritto sul finire dell’800 da Arthur Schnitzler.
Girotondo è un racconto sull’amore e sui rapporti tra i sessi, sulla comunicazione e sulla solitudine: i personaggi, cinque maschili e cinque femminili, dialogano a coppie formando una catena, un girotondo (A con B, B con C, ecc, fino all’ultimo che si riallaccia al primo, chiudendo il cerchio).


Ho pensato di creare un gioco nel gioco e tradurre in musica questo schema, assegnando i ruoli dei personaggi teatrali a cinque strumenti “maschili” e a cinque strumenti “femminili”, scelti in base al range d’estensione. I musicisti che si sono prestati al gioco con la loro arte e fantasia sono stati abbinati per sorteggio ad un personaggio teatrale, cosicché i duetti ne sono il risultato casuale.
Io mi sono ritagliato il ruolo di ospite/narratore esterno alle coppie. Per dare unitarietà al progetto ho scelto di assegnare ai musicisti due serie dodecafoniche (a rappresentazione ideale dell’universo maschile e femminile) da utilizzare come filo conduttore, in maniera molto libera e non necessariamente come rigida divisione dei sessi.

E.F.